Famiglia e Costituzione, Giovanardi la pensa come Rosy Bindi

Grande scandalo per le frasi del povero Giovanardi sulla pubblicità dell’Ikea che ritrae due giovanotti che si tengono per mano. Dice Giovanardi che quella pubblicità offende la Costituzione. Scandalo, orrore, indignazione. Ma quattro anni fa, sulla base di un’identica lettura del testo costituzionale, fu Rosy Bindi a escludere le associazioni degli omosessuali dalla Conferenza sulla Famiglia. Come spiegò l’attuale presidente del PD, “non si può pretendere che nella Conferenza nazionale sulla famiglia ci sia confusione. La famiglia è quella dlel’articolo 29 della Costituzione”, quindi gli omosessuali non sono famiglia: raus!

Sparare dritto

Indossando magliette come questa i gay in divisa dell’esercito americano hanno condotto la loro battaglia per l’abolizione della regola del “don’t ask don’t tell” (noi non te lo chiediamo, tu non dircelo), che ammetteva gli omosessuali nelle forze armate a condizione che restasse segreto il loro orientamento sessuale. Questa politica , adottata durante la presidenza di Bill Clinton, è stata bocciata ieri dal Senato degli Stati Uniti.

Quando il gelato è gay

In Nuova Zelanda è in commercio un gelato che si chiama Golden Gaytime. E’ al gusto di vaniglia, croccante fuori e morbido dentro. Lanciato negli anni Sessanta dalla Unilever il gelato è sempre rimasto in commercio, anche quando il nome ha cominciato ad assumere un significato ambiguo. Ancora più ambiguo (e divertente) è lo slogan che compare sulla confezione, nella quale sono contenuti 4 bastoncini gelato: “4 deliziose occasioni di passare un momento gay”.

Ken è gay

Ken Mehlman è il più importante politico repubblicano ad annunciare pubblicamente la propria omosessualità. Lo ha fatto con una intervista alla rivista Atlantic. Mehlman è stato uno dei più stretti collaboratori del presidente George W. Bush. E’ stato il manager della campagna elettorale di Bush nel 2004 e in seguito ha diretto il Republican National Committee. La notizia fa scalpore, ma meno di quanto sarebbe accaduto fino a poco tempo fa. Anche il New York Times sottolinea  che l’uscita di Mehlman in fondo è stata accolta senza troppo scandalo, anche negli ambienti repubblicani. Oggi nel GOP non è più tempo di crociate moralistiche. I condizionamenti della destra religiosa integralista sono meno forti. Si guarda a questioni più concrete, come le politiche fiscali, anche in vista delle elezioni di midterm fissate per novembre.

Le “entrature” di Balducci in Vaticano

Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini sceglie proprio il giorno sbagliato per dichiarare al Corriere della Sera: “Balducci era una mia ottima fonte in Vaticano. Mi dette quindici giorni prima la notiza della nomina di Bagnasco. Una volta cenai da lui con monsignor Sandri. Diego Anemone l’ho conosciuto attraverso di lui. Ma sono contatti di lavoro. Mi invitarono alla partita, ma per fortuna io non vado mai. Magari per telefono posso averlo chiamato ‘tesoro’. Ma lo faccio con tutti. Non vorrei passare per….”.
Queste confidenze arrivano proprio nel giorno in cui emergono rivelazioni sui presunti incontri gay che sarebbero stati procurati ad Angelo Balducci, fra l’altro Gentiluomo di Sua Santità,  da un nigeriano che nelle telefonate afferma di far parte del coro di San Pietro (in effetti era nel coro e nel giro di poche ore il Vaticano lo ha cacciato). I ragazzi che sarebbero stati offerti a Balducci talvolta sono presentati come “seminaristi”. Insomma un bel giro di manzi (si parla di ragazzi alti due metri) messi a diposizione, secondo i giudici a pagamento,  dell’ex potente dirigente dei Lavori Pubblici.  Non abbiamo dubbi che le sue “entrature” in Vaticano fossero molto, ma molto, approfondite.

Ah, e questo è il povero Lorenzo Balducci (attore, figlio del più famoso Angelo) che Minzolini ha fatto intervistare da Vincenzo Mollica per il TG1 :

Bousquet a nudo

Si chiama Frédérick Bousquet, ha 28 anni è uno dei campioni del nuoto francese  (una medaglia d’argento in staffetta alle Olimpiadi di Pechino e diversi podi ai campionati mondiali ed europei). Non è gay. E’ il compagno di Laure Manaudou, la decaduta campionessa del nuoto francese. Ma Bousquet ha accettato senza problemi di farsi fotografare per la copertina del mensile gay francese Tetu. Bousquet mostra muscoli e tatuaggi (e le mutande firmate Kenzo) anche in un servizio interno di otto pagine. Il campione ha accettato di mettersi in posa per la campagna condotta dall’associazione Sidaction contro l’Aids, una malattia che, secondo Bousquet, viene ancora associata soltanto agli omosessuali. Bravo Bousquet. Ci sarà mai un campione dello sport italiano capace di un gesto simile?

Gay is OK

In the six weeks since he came out, Gareth Thomas has already signed up to be a patron of the annual Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender History Month

Gareth Thomas, la star del rugby gallese che alcune settimane fa ha pubblicamente annunciato di essere gay, ha celebrato la sua uscita allo scoperto con un “Coming out party” organizzato al Movida, un locale alla moda di Londra. C’erano altri giocatori di rugby (ufficialmente eterosessuali) e noti personaggi dichiaratamenti omosessuali come l’attore Sir Ian MecKellen e il cantante Will Young. Per l’occasione Thomas ha fatto un breve discorso. “Stasera siamo qui”, ha detto, “per mandare un messaggio: è OK essere uno sportivo ed è OK anche essere gay”.

La bestemmia del cardinale Barragan

Gli omosessuali “certamente non entreranno nel Regno dei Cieli”. Parola del cardinale Javier Lozano Barragan, ex (per fortuna) “ministro della salute” del Vaticano, già tristemente famoso per certe sue avventate affermazioni su Eluana Englaro. Barragan pensa di sostituirsi al Padreterno e decide in una intervista al sito Pontifex chi può entrare o no in Paradiso. Un vero obbrobrio. Una bestemmia. E bravo il giornalista Andrea Tornielli, che in prima pagina su Il Giornale di oggi, gli ricorda che “nessuno può sostituirsi a Dio”. Curioso che sia un giornalista a dover ricordare a un cardinale ciò che dice il Vangelo. Ma che troppi uomini di Chiesa avessero messo il Vangelo nel cassetto ce ne eravamo accorti da tempo.